sabato 22 agosto 2015

Fantasmi, presenze, apparizioni... un po' di storia


di Sandro Serafini

Vi siete mai chiesti cosa sia veramente un fantasma? Spiriti maledetti di morti che si muovono senza una direzione cercando la pace? Anime rimaste intrappolate in una dimensione spazio-temporale a noi sconosciuta? Essenze di persone decedute in maniera violenta che non accettano la loro morte? O è solo il  frutto della nostra immaginazione? E’ estremamente difficile dare una risposta, ma cercheremo di darla in maniera oggettiva ed impersonale. Sono svariate le storie e le leggende che ci sono state tramandate in seguito a questo argomento, ognuna differente per forma e contesto in cui si svolgono. Diciamo che la loro “residenza” ufficiale è il Regno Unito: numerosi infatti sono quelli della Torre di Londra, dove nel medioevo venivano segregati i prigionieri politici. Uno dei primi fantasmi della storia che fu visto era quello di Thomas Becket, nel 1240, assassinato nella Cattedrale di Canterbury circa settant’anni prima. In seguito, fu vista più volte una certa Anna Bolena, seconda moglie di Enrico VIII, decapitata poi dal re che se ne volle sbarazzare. Il suo corpo senza testa fu coperto da lenzuoli, deposto in un vecchio contenitore e sepolto nella cappella  della Torre di San Pietro. Da quel momento, numerose guardie affermano di averla vista. Il suo spirito però non vagherebbe solo nella torre: ogni anno infatti, durante l'anniversario della sua morte, il suo corpo decapitato  viene visto arrivare a Blickling Hall, la sua casa natale nel Norfolk. Ma il suo spirito, ogni volta che viene intravisto nella torre, è inoltre portatore di sciagure. Ecco un chiaro esempio di uno spirito che si rifiuta di lasciare il mondo terreno, continuando a vivere le sue emozioni e le sue abitudini. Bisogna partire da un concetto di base per poter poi capire tutto il resto: i fantasmi esistono e sono ovunque. Non vagano soltanto in case e manieri, ma sono intorno a noi, ovunque siamo. Nella nostra cultura, pensiamo che solo nei castelli le anime vagano in eterno, perché la storia ci insegna che in questi luoghi spesso venivano uccisi i prigionieri, ma anche nelle nostre costruzioni moderne o per strada ci sono persone che muoiono in maniera violenta. Ora, cosa significa la parola “fantasma”? Il termine fantasma fa riferimento a qualcosa che non esiste sul piano reale, è un’immagine surreale, che non appartiene alla logica di questo mondo, quindi astratta, invisibile, ma non certo una cosa fantasiosa. Molte cose in passato, nel campo scientifico, erano definite impensabili e fantasiose, ma  poi in seguito, vi si trovarono spiegazioni scientifiche. Nel nostro gergo, la parola fantasma indica un’entità che sopravvive al corpo dopo la morte, continuando a vivere in un limbo parallelo al nostro, e solo quando queste dimensioni si sfiorano fino ad incrociarsi, è possibile osservarli e mettersi in comunicazione con loro.

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